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Onorare la memoria di chi non c'è più attraverso i rituali

  • Immagine del redattore: Marta Lualdi
    Marta Lualdi
  • 14 minuti fa
  • Tempo di lettura: 3 min

La fine di ottobre e l’inizio di novembre sono, in Italia e in molte altre culture, giornate dedicate alla memoria di chi non c’è più. Anche chi non visita abitualmente il cimitero in questo periodo sente un richiamo - o spesso un dovere - a ricordare e onorare i propri cari.


Per chi sta vivendo un lutto recente, questi giorni possono essere particolarmente intensi: ricordi, mancanze e dolore riaffiorano con forza.

Il bisogno di mantenere un legame con chi non c’è più è universale e da sempre gli esseri umani hanno creato rituali di memoria per trasformare il vuoto in presenza simbolica.


Rituali di memoria nel mondo


Día de los Muertos in Messico

In Messico il Día de los Muertos è una delle celebrazioni più conosciute. Non è un giorno di lutto silenzioso, ma una festa gioiosa e colorata. Le famiglie preparano altari con fiori di cempasúchil, fotografie, candele e i piatti preferiti dei defunti. Si crede che in questi giorni le anime tornino a far visita ai vivi, per condividere amore, cibo e vicinanza.


Obon in Giappone

In Giappone, ad agosto, si celebra l’Obon, un festival che accoglie le anime degli antenati. Le famiglie accendono lanterne davanti alle case e in molti villaggi si danza insieme nel Bon Odori. Al termine, le lanterne vengono lasciate scivolare nei fiumi o sul mare, per accompagnare simbolicamente i defunti verso il mondo spirituale.


Samhain nelle tradizioni celtiche

Nelle antiche culture celtiche, la notte del 31 ottobre era il momento in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava. Conosciuta come Samhain, questa celebrazione segnava il passaggio dall’estate all’inverno. Attorno ai fuochi si svolgevano rituali di protezione e di dialogo con gli antenati. Da queste tradizioni ha avuto origine anche l’Halloween moderno, seppure molto diverso nei significati.


Nonostante le differenze culturali, i rituali per ricordare i defunti hanno un denominatore comune: il bisogno di continuare a sentirsi in relazione con chi è mancato.

I rituali aiutano perché offrono:

  • Continuità: ci ricordano che i legami non finiscono con la morte.

  • Struttura: danno spazio e tempo dedicato alla memoria.

  • Conforto: trasformano il dolore in gesti simbolici che nutrono il cuore.


Crea i tuoi rituali per onorare chi non c’è più


"Quando papà ha finito in cielo poi torna?" Ha chiesto un giorno mia figlia.

Le ho risposto la verità: no, non sarebbe tornato, ma potevamo trovare nuovi modi per comunicare con lui. Così abbiamo creato il nostro rituale. Ogni sera, prima di andare a dormire, guardavamo la luna e salutavamo papà, a volte gridando "Ciao papà ti vogliamo beneee!!!".

Un gesto semplice ma potente, portato avanti fino a quando, semplicemente, non ne abbiamo più sentito il bisogno.


Prendi in prestito il nostro rituale oppure creane uno tutto tuo.


Per esempio:

  • Cosa ti manca di ciò che facevi con quella persona? Pensa a un modo nuovo per farlo ancora

  • Se hai figli, coinvolgili con la creatività: preparate bigliettini da raccogliere in un barattolo, disegnate, scrivete una filastrocca della buona notte o, perché no, del buongiorno!

  • Scrivi una lettera rivolta a chi non c’è più: dedica un quaderno solo a questo scopo e usalo ogni volta che ne hai bisogno. Puoi raccontare:

    • come ti senti oggi

    • episodi quotidiani che avresti voluto condividere

    • un “grazie” mai detto

    • emozioni rimaste in sospeso.


    Non importa la forma o lo stile: ciò che conta è il dialogo interiore che si apre. Questo tipo di scrittura può diventare un rituale personale di guarigione, capace di alleviare il peso del dolore e allo stesso tempo mantenere vivo il ricordo.


Ricorda: il lutto è un percorso unico per ciascuno di noi. Non esistono tempi giusti o modi “corretti”: c’è solo il bisogno autentico di prendersi cura di sé.


Per accompagnarti in questo cammino, ho creato il workbook gratuito “Orientarsi nel lutto”, con spunti pratici e pagine guidate di journaling, scaricalo qui sotto




Journaling - Marta Lualdi Facilitatrice di PSYCH-K® per elaborare il lutto
Il mio Journaling - Marta Lualdi Facilitatrice di PSYCH-K® per elaborare il lutto

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